Continua la discriminazione italiana contro i veneti:
ancora docenti "foresti" nelle graduatorie venete.L'etnocidio culturale-identitario nei confronti della Nazione Veneta continua con la più elementare tecnica: condizionare i giovani per condizionare il futuro.
La scuola italiana, dal giorno dopo l'occupazione del 1866, ha costantemente perseguito un'opera di totale cancellazione della nostra storia, cultura e lingua. Come? Trasferendo docenti non veneti, per lo più meridionali, nelle nostre scuole, creando di conseguenza gli stereotipi che ben conosciamo e che stanno portando alla rovina il nostro Popolo. Come si può pretendere che questi docenti "stranieri" conoscano la nostra lingua veneta e la rispettino senza umiliare chi la parla abitualmente in famiglia e con gli amici? Come si può pensare che persone sradicate dalla propria terra possano rispettare la nostra cultura e la nostra storia per consentirci di tramandarla alle future generazioni? Come si può credere che docenti deportati a 2000 km dalle proprie famiglie e dai propri affetti possano rispettare, stimolare e valorizzare i nostri giovani senza disprezzarli per il fatto di sentirsi veneti? Dopo decenni di colonizzazione in questi giorni si è consumata, nel più assordante silenzio della politica locale corrotta e piegata agli interessi antiveneti, l'ennesima truffa/beffa nei confronti dei docenti veneti: nelle graduatorie per l'assegnazione delle cattedre a settembre sono stati inseriti "a pettine" il 60% di docenti non veneti provenienti da tutte le regioni d'italia e in particolar modo dal sud. Centinaia di veneti precari da anni (compresi tanti "foresti" residenti qui da tempo) si sono visti scalzare nella graduatoria per l'assegnazione della cattedra da una torma di giovani docenti meridionali carichi di punti grazie ai voti mediamente più alti oltre a titoli o invalidità varie. Decine di posti, che sarebbero spettati a docenti veneti, sono stati regalati vergognosamente a presidi e docenti foresti. Una autentica discriminazione razziale testimoniata pubblicamente (Basta seguire i link in calce per scorprire come in Veneto i docenti non veneti con diritto alla cattedra siano almeno il 60% dei posti assegnati). Nelle liste del sud invece, NESSUN veneto è in graduatoria e ca. l'80% dei posti è assegnato a docenti residente nella provincia stessa della lista mentre il rimanente viene dalle province limitrofe. E' ora di dire BASTA a questa vergognosa discriminazione che penalizza e mantiene precari tanti bravi docenti veneti a favore di non veneti in possesso di titoli gonfiati che vengono qui con fastidio e disprezzo e cercano in ogni modo di ritornare nella propria terra. Chiediamo alla politica di non rimanere ferma e impassibile di fronte a questo scempio, ma di prendere posizione con fermezza opponendosi con ogni mezzo a queste scelte xenofobe anti-venete che, peraltro, sospingono la nostra identità sempre più nel baratro del dimenticatoio. Giacomo Mirto
Portavoxe Xoventù Independentista Confronta le graduatorie dei docenti in province diverse:Provveditorato agli studi di Vicenza:
Nomine a tempo indeterminato provincia di Vicenza
(da pag. 1-4 la vecchia graduatoria, da pag. 5 - 12 i nuovi docenti foresti che hanno scalzato altri nella vecchia graduatoria - vedi colonna prov. nascita per la provenienza dei docenti) |
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