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sabato 8 maggio 2010

8 maggio 2010 Piazza San Marco

Albert Gardin L'atto del Questore contro la nostra conferenza stampa di oggi è un insulto alla nostra storia e alla nostra coscienza. Il burocrate foresto richiama, non a caso, due articolo di legge in contrapposizione: uno democratico (Costituzione, art 17) e uno fascista (Regio Decreto del 1931) che consente a lui di stabilire chi può manifestare.
 
Albert Gardin
Non abbiamo mai creduto all’antifascismo retorico, quello che manifesta contro la Storia fascista ma ne accetta ancora le leggi. Noi siamo offesi, ad esempio, di vederci negare un fondamentale diritto di espressione (la conferenza stampa di oggi) sulla base di “Regi Decreti” del 1931. Ma l’Italia non aveva chiuso con la Monarchia? Non aveva debellato il fascismo?. Evidentemente no, il regime ha cambiato solo casacca e alle adunate fasciste ha sostituito il nome, ora le adunate sono “antifasciste”, e sempre autorizzate dai Regi Decreti firmati da Benito Mussolini. Siamo indignati! Chiediamo con forza e nuova determinazione via i Prefetti e i Questori italiani dal Veneto. Le uniche autorità che accettiamo sono quelle che hanno un consenso popolare e veneto. Il fascismo e i Regi Decreti valgano altrove ma non nel Veneto.









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    Albert Gardin Oggi sarò in Piazza San Marco per commemorare l'impresa dei Serenissimi. Ma la polizia ha vietato questa commemorazione. Altro che libertà di opinione! L'IItalia è uno Stato fascista dalla sua costituzione, prima di Mussolini e dopo Mussolini. Il dispotismo mascherato è nella natura di questo assurdo Stato.
 Pietro Bortoluzzi ti dedico "Dio lo vol" del 12 aprile 1848, Canto patriotico scrito durante l'insurrezione contro gli Austriaci, diffuso con la firma "El barcariol", pseudonimo di Jacopo Vincenzo Foscarini:

Dio lo vol! sentiu che a tuti,
Dio lo vol, el cuor ne dise,
Dunque certi de i so agiuti... Mostra tutto
Indossemo le divise
De la patria libertà;
Dio lo voi, Dio n'à ciamà.

Guera ai sordidi Todeschi
Che n'à opresso e n'à avilìo,
Morte al barbaro Radeschi
Che fa strage e insulta Pio,
Guerra a chi n'à conculcà;
Dio lo vol, Dio n'à ciamà.

Italiani all'armi, all'armi
Fero, piombo, bronzo, fogo,
Piere, copi, travi, marmi
Doparemo in ogni lego
Per cassar via da de qua
La todesca crudeltà.

De l'Italia ogni contrada
Che se veda alzar la Crose,
Schiopo in spala, e in man la spada
Una sola sia la ose
Che ripeta libertà;
Dio lo vol, Dio n'à ciamà.

Generosi citadini,
Tuti in massa arditi e pronti
Fora presto de i nostri confini,
Al de là dei nostri monti
Rebalteremo l'empieto,
La Todesca crudeltà.

E sterminio e morte ai cani
Che da cani ne tegniva,
La semenza dei tirani
No ga qua da restar viva;
La Crociata s'à formà,
Morte a chi n'à maltratà.

E l'ofesa, e la difesa
Col fusil e co la spada
Vegna in casa, in piaza, in Ciesa
Da per tute predicada,
Ogni omo sia soldà,
Dio lo vol, Dìo n'à ciamà.

Sia teror de imperatori,
Che gran lega stabilissa,
La bandiera a tre colori
E Leon, Triregno e Bissa,
De l'Italia le Cità
Che no sia che un'unità.

Su fradei, su pari e fioi
Bando ai vizi, e siemo forti
Invidemo i veci eroi
Vendichemo i nostri torti,
Dio le forze ne darà:
Dio lo vol, Dio n'à ciamà.

In Italia chi xe nato
E ga sangue in te le vene,
Chi vissudo xe onorato
E in dolor fra le caene,
Diga: Morte o libertà,
Guera a quei che n'à incaenà.

Morir prima ancuo bisogna
Che tirar un passo indrio;
Chi voi viver in vergogna
No poi gnanca invocar Dio,
In Dio vita no se gà
Carezzando la viltà.

Generosi mostrè el pèto,
De' un'ochiada al vostro cielo,
Rescaldai da patrio afeto
Da la scuola del Vangelo,
Combatè, cossa sarà?
Dio lo vol, Dio v'à ciamà.
Albert Gardin Trasmettiamo in allegato una notifica della Questura di Venezia con la quale ci si vieta di effettuare una manifestazione che peraltro non abbiamo mai inteso organizzare. Alla notifica risponderemo in modo appropriato nel pomeriggio, entro le 17, con un comunicato stampa. Segue un commento.
 

Albert Gardin Al Questore di Venezia / Al Prefetto di Venezia / Al Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Venezia / Al Sindaco di Venezia / Al Ministro degli Interni / Alle redazioni dei giornali interessati

Con la presente si produce ricorso contro il decreto Cat. Gab./A4/2010, datato 6 maggio 2010 del Questore di Venezia, Della Rocca, per le... Mostra tutto seguenti ragioni:
a) la Costituzione italiana negli artt. 17, 18 e 21 riconosce e tutela prioritariamente la libertà di riunione, di associazione e di espressione;
b) l’art. 18 del Regio Decreto del 18 giugno 1931 invocato nel provvedimento costituisce offesa alla coscienza democratica e repubblicana e ostacolo all’esercizio dei diritti, attentato alla democrazia;
c) altrettanto vale per il decreto prefettizio richiamato nel provvediment, là dove volesse limitare pretestuosamente la libertà di espressione, manifestazione o associazione in alcuni punti della città di Venezia;
d) la “manifestazione” di Indipendenza Veneta non è altro che una conferenza stampa, indetta per commemorare il fatti del Campanile del 1997 e non si capisce come l’autorità di PS possa vietare legalmente una conferenza stampa; in base a quale principio o diritto;
e) non è mai stato prospettato nessun tipo di occupazione di suolo pubblico, dato che la conferenza stampa sarà effettuata in piedi e in un luogo non fisso.
Per tutto ciò si chiede l’annullamento del provvedimento, augurandoci, piuttosto, che la forza pubblica partecipi ai fatti tutelando il diritto civile e costituzionale a manifestare democraticamente anziché sforzarsi a impedirne o a contrastarne di fatto l’esercizio.

Il presente atto viene spedito in copia alla Procura della Repubblica di Venezia perché esamini nei fatti esposti l’eventualità di reati commessi. Nel caso, annunciamo la volontà di costituirci parte civile contro i responsabili di violazioni di legge.

Ribadiamo infine che domani 8 maggio 2010, alle ore 12 saremo in Piazza San Marco, a disposizione della stampa per commemorare l’impresa dei Serenissimi, come pagina significativa della Storia italiana. Lo Stato non commemora ufficialmente l’impresa dei mercenari garibaldini autori di stragi, uccisioni, furti e attentati ad autonome e libere istituzioni italiane, quelle del Sud Italia? Se lo Stato celebra il terrorismo e la pirateria perché non dovremmo noi commemorare il sacrificio civile di cittadini, i Serenissimi, che hanno rivendicato, senza misfatti, il rispetto per la storia e per la cultura dei Veneti?

Venezia 7 maggio 2010
Albert Gardin
(coordinatore di “Indipendenza Veneta”)



Albert Gardin At District of Venice / The Prefect of Venice / The Chief Prosecutor's Office at the Court of Venice / The Mayor of Venice / The Minister of Interior / The editors of the newspapers concerned
This is to appeal against the decree Cat produces Gab./A4/2010, dated May 6, 2010 Quaestor of Venice, Della Rocca, for ... Show All following reasons: a) the Italian Constitution in Articles. 17, 18 and 21 recognizes and foremost protect the freedom of assembly, association and expression; b) Art. 18 of Royal Decree of June 18, 1931 claimed the measure is offensive to the conscience and the Republican and Democratic obstacle to the exercise of rights, attack on democracy; c) also applies to the order of the prefect called in provvediment, where pretext would limit freedom of expression, demonstration and association in some parts of the city of Venice; d) the "manifestation" of Independence Veneta is nothing but a press conference, held to commemorate the events of 1997 and Bell do not understand how the authority of PS can legally ban a news conference, according to which principle or law ; e) was never proposed any kind of occupation of public land, as the press conference will be conducted on foot and in a place not fixed. For all that is seeking the annulment of the decision, hoping instead that the police involvement in the events safeguarding the civil and constitutional to democratically express instead seek to prevent or combat effectively the exercise.
This document is a copy sent to the Prosecutor of the Republic of Venice to examine whether the facts of the misconduct. If so, announce the intention to bring a civil action against the violators of law.
Finally, we reiterate that tomorrow May 8, 2010 at 12 noon we will be in Piazza San Marco, to the press to commemorate the company of the Venetian Republic, as a significant page in Italian history. The State does not officially commemorates the company of mercenary partisans authors of massacres, killings, robberies and attacks by independent and free Italian institutions, those of South Italy? If the country celebrates terrorism and piracy because we should not we commemorate the sacrifice of civilian citizens, Serene, who claimed, without misdeeds, respect for history and culture of the Venetians?
Venice May 7, 2010 Albert Gardin (Coordinator of "Independence Veneta)
 



Albert Gardin Au district de Venise / Le Préfet de Venise / Bureau du Procureur général à la Cour de Venise / Le maire de Venise / Le ministre de l'Intérieur / Les éditeurs des journaux concernés
Il s'agit de faire appel contre le décret Cat produit Gab./A4/2010, daté du 6 mai 2010 par le questeur de Venise, Della Rocca, pour ... Afficher tous les raisons suivantes: a) les articles de la Constitution italienne. 17, 18 et 21 reconnaît et avant tout de protéger la liberté de réunion, d'association et d'expression; b) Art. 18 de l'arrêté royal du 18 Juin 1931 a coûté la mesure porte atteinte à la conscience et l'obstacle républicain et démocrate à l'exercice des droits, atteinte à la démocratie; c) s'applique également à l'ordre du préfet appelé provvediment, où sous prétexte limiterait la liberté d'expression, de manifestation et d'association dans certaines parties de la ville de Venise; d) la «manifestation» de l'indépendance Veneta a rien, mais une conférence de presse, tenue pour commémorer les événements du Beffroi en 1997 et il n'est pas clair comment l'autorité du PS peut légalement interdire une conférence nouvelles, en fonction de quel principe ou règle de droit ; e) n'a jamais été proposé tout type d'occupation des terres publiques, comme la conférence de presse est composé et non pas fixe en un seul endroit. Pour tout ce qui est demandé l'annulation de la décision, dans l'espoir plutôt que la participation de la police dans les événements la sauvegarde du droit civil et constitutionnel à manifester démocratiquement au lieu chercher à prévenir ou lutter efficacement contre l'exercice.
Ce document est une copie au procureur de la République de Venise d'examiner si les faits de la faute. Si oui, annoncer l'intention d'intenter une action civile contre les violateurs de la loi.
Enfin, nous réaffirmons que, demain, le 8 mai 2010 à 12 heures, nous serons sur la Piazza San Marco, à la presse pour commémorer la société de la République de Venise, comme une page importante de l'histoire italienne. L'État ne commémore officiellement la société des auteurs partisans mercenaire de massacres, d'assassinats, de vols et d'attaques par des organismes indépendants et libres des institutions italiennes, celles de l'Italie du Sud? Si le pays célèbre le terrorisme et la piraterie, car nous ne devons pas nous commémorons le sacrifice des citoyens civils, serein, qui affirmait, sans fautes, respect de l'histoire et la culture des Vénitiens?
Venise le 7 mai 2010 Albert Gardin (Coordinateur de «Veneta Indépendance)
 
 
 

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