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martedì 14 dicembre 2010

PERCHE’ I VENETISTI NON SI SENTONO PIU’ ITALIANI

Il 13/12/2010 16:47, Unione Marciana ha scritto:


PERCHE’ NOI VENETISTI NON CI SENTIAMO PIU’ ITALIANI

Mai dimenticare quello che abbiamo dovuto subire in silenzio: furti e invasione napoleonici (ricordando la dichiarazione di neutralità disarmata della Serenissima), alle successive occupazioni austriache, e soprattutto il tradimento italiano (sia quello plebiscitario savoiardo, sia che quello repubblicano con lo spezzettamento del nostro territorio).· L’inganno dell’annessione truffaldina del 1866 che ci portò sofferenza e fame quale dote dello stato liberale sabaudo, costringendo in seguito all’emigrazione di ben tre milioni e trecentomila Veneti in tutto il mondo. Nessuna delle aree o beni pubblici confiscati dagli occupanti, come ad esempio il Palazzo Ducale (oggi si continua a pagarne l’affitto a Roma, oppure l’Arsenale (tenuto ben stretto dalla marina italiana con i suoi alberghi a 5 stelle e passatempi turistici per i papaveri in visita alla Città), è mai stata restituita alla Comunità Veneziana.

· Pagando noi Veneti per tutti gli italiani durante la dittatura fascista, quando con la prima repubblica catto - comunista, senza indugi, fece a pezzi la nostra Patria Millenaria e consegnò l’Istria e Dalmazia, quale risarcimento danni di guerra, imposto dal maresciallo Tito e spalleggiato dall’allora amico comunista Palmiro Togliatti, all’allora Jugoslavia.

· La colossale operazione speculativa e scellerata voluta nel 1917 dall’allora spregiudicato Volpi di Misurata nell’ex Capitale del Veneto che ci regalò Porto Marghera e la chimica industriale (si fa per dire), massacrando la laguna con interramenti ed escavazione di Canali artificiali alterando gravemente l’equilibrio idrogeologico lagunare.

· Affossando definitivamente (come già napoleone e austriaci) l’Arsenale quale eccezionale volano per la restaurazione dell’Economia del “Mare”, unica vera e solida economia veneziana che produsse lavoro e benessere per tantissimi secoli,

· Impotenti, abbiamo assistito, durante la Repubblica Italiana degli anni settanta (allora governati dalla grande balena bianca DC), alla creazione delle Regioni repubblicane, determinando nuovi smembramenti della nostra terra (parte inglobata nella Lombardia, altra nel Trentino e addirittura abbiamo dovuto subire la costituzione della Regione Friuli- Venezia Giulia), dividendo scientificamente ancora una volta, il POPOLO VENETO.

· Durante la cosiddetta “seconda repubblica”, abbiamo dovuto assistere all’incredibile accanimento giudiziario (oggi ancora in corso) contro i Serenissimi, rei di aver fatto rinascere nella coscienza dei Veneti, l’antico amore dell’emblema Marciano.

Tutto questo, senza contare l’oggi, dove il Popolo Veneto, continua a pagare molto di più di quello che gli è restituito dallo Stato centralista Italiano in infrastrutture e servizi; strozzati da tasse e costi di mala-politica che hanno raggiunto percentuali patologiche per non parlare dell’insicurezza del cittadino, dove nemmeno la propria casa è più sicura, costretti a subire e sottostare alla biblica (in) Giustizia Italiana; dove la meritocrazia è un sogno.

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